
ANNA GAMMELGAARD
Il progetto di Anna Gammelgaard, finalista di ITS Contest 2012 è straordinario per come ridefinisce, in un universo cinematografico, abiti e accessori, che diventano interfacce per controllare la nostra interazione con il mondo, ridisegnando costantemente i nostri corpi.
Esplorando in maniera cinematografica l’idea di una sopravvissuta post-apocalittica, il suo lavoro ci invita a ripensare la moda in un mondo trasformato.
Sono oggetti da interpretare come se vi trovaste in un museo del cinema. Ognuno di essi appartiene al personaggio del cortometraggio che vedete sullo schermo. La sopravvissuta di questo scenario post-apocalittico si risveglia da un sogno che evoca vaghe memorie della vita "prima", prima del disastro. L’unico ricordo è un suono preciso, una nota, e un diapason accordato nella tonalità del La è il suo unico strumento per produrre la nota che sta cercando di ricordare, nella speranza che ricordare la nota sblocchi il ricordare il suo passato. Ogni oggetto il cui suono si avvicina alla nota cercata viene raccolto e conservato. La ricerca diviene la sua ragione di vita.
Anna Gammelgaard vuole anche dimostrare che lo studio di oggetti appartenuti a qualcuno possono migliorare la nostra comprensione di quello specifico essere umano, fornendo informazioni sulla storia di un personaggio.
Torniamo ora nella sezione degli ordinari, per approfondire il maglione.