
wunderkammer
Gabrielle Szwarcenberg
Gli ho fatto le orecchie d’asino
Belgio 20250313
Per la designer Gabrielle Szwarcenberg la carta è una complice quotidiana. È il mezzo di prototipazione per eccellenza: cattura le idee negli appunti, nasconde i segreti nelle buste, offre una guida per il futuro e spinge a riflettere attraverso gli angoli ripiegati dei libri. La sua collezione guarda alle attività infantili come riti di passaggio, celebrando il modo in cui trasformiamo la noia in creatività ingegnosa, dalle filastrocche con il filo al gioco delle biglie fino agli aeroplanini di carta. Ispirandosi al celebre beatnik degli anni Sessanta Harry Smith, che collezionò oltre 250 aeroplanini di carta ora nascosti in archivi museali, Gabrielle riporta in vita questi manufatti attraverso la tecnica del coupé e manipolando il tessuto come se fosse carta. I suoi abiti effimeri seguono l’etica dell’ “arte per l’arte”, oltre a fornire un’involontaria retrospettiva dell'antropologia grafica del XX secolo.
MOTIVAZIONE SELEZIONE
La sfrontata e colta libertà con cui la designer manipola e plasma un'idea, un materiale e un immaginario restituiscono freschezza, felici intuizioni. L'abilità con cui il concetto di archivio storico diventa moda irriverente ma indossabile, immediata ma costruita è un elemento memorabile, maturo. Negli abiti c'è una cultura del progetto convincente perché prossima a un gesto conosciuto come quello del modello in carta ma che la designer spinge ad elaborazioni estetiche ardite.
DESCRIZIONE TECNICA
Abito corto senza maniche, con chiusura a magnete al collo, ispirato alla copertina del New York Magazine del 29 aprile 1968. Piegato secondo il modello di aeroplano di carta "Buzz". Cappello a barchetta, calzature in schiuma e gomma piegata, con motivo ad aeroplano di carta sul davanti.
Vogue Eyewear in colore Top White / Opal Mik, asta regolabile in fibra di nylon biologica.
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